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Abbiamo Tutti un Mare da Dividere

Monica Berg
Aprile 18, 2022
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Pensi in modo limitato o illimitato?

Questo è il nocciolo della storia della Pasqua. Gli Israeliti erano lì, intrappolati sulle rive del Mar Rosso. Inseguiti dal Faraone e dal suo esercito, si trovavano di fronte al profondo e immenso mare: una barriera apparentemente impossibile da superare verso la loro libertà. Mentre la storia racconta che il Creatore ha sentito il loro pianto e ha diviso le acque, la Kabbalah insegna che gli Israeliti hanno avuto un ruolo molto più attivo nel miracolo. Hanno co-creato la divisione delle acque attraverso la convinzione e la certezza che potesse essere fatto! I loro pensieri non erano limitati dalla loro comprensione di ciò che era possibile o impossibile.

Anche noi possiamo sfruttare questa Luce a Pesach più che in qualunque altro momento dell’anno. La finestra nel tempo che si apre per noi durante questa festività risplende così intensamente che ha il potere di cancellare tutti gli angoli bui della nostra mente in cui i pensieri limitati amano nascondersi. Rimuovendo i nostri limiti, entriamo in una consapevolezza di vera libertà. Una consapevolezza che, per quanto riguarda la consapevolezza, è lo standard massimo!

Possiamo attingere a questa opportunità di trasformazione prestando attenzione a ciò su cui ci concentriamo, sia oggi che nei nostri schemi di pensiero generali. Molte delle barriere che erigiamo per noi stessi derivano dalla paura e dall’ego.

Stiamo limitando il nostro potenziale?

Stiamo parlando a noi stessi in maniera negativa – dicendoci cose tipo “Non posso farlo/ non lo merito”?

Passiamo troppo tempo concentrandoci su quello che non va, ad alimentare le preoccupazioni invece di potenziare noi stessi, a giudicare le azioni e le parole degli altri invece di elevare le nostre?

Qual è il tuo più grande ostacolo in questo momento, il tuo Mar Rosso da dividere?

L’anno scorso, durante una cena di famiglia, nostro figlio David ha fatto una richiesta: voleva che tutti a tavola condividessero quello che consideravano il suo “peggior difetto”.

Sulla tavola è calato il silenzio.

...Continua a leggere sul mio blog settimanale su rethinklife.today

All’inizio ero un po’ preoccupata che il suo invito portasse i fratelli a sfogare tutte le loro critiche e i loro risentimenti, ma mi sono subito accorta del contrario. David aveva rinunciato al suo ego; aveva deciso di accogliere i feedback degli altri per migliorare sé stesso. Capendo come lo percepivano coloro che lo amavano di più, aveva posto le basi per una crescita interiore.

Dopo qualche minuto di silenzio, David si è rivolto direttamente a suo fratello Josh (nato con la sindrome di Down). “Cosa ne pensi?” gli ha chiesto, sapendo quanto semplici e sagge possano essere le risposte di Josh. Dopo un’altra pausa, Josh ha risposto “Per te niente ha importanza ”.

E nel silenzio, tutti abbiamo capito cosa intendesse. David lavora, viaggia, e fa tutto con grande facilità. Josh non intendeva dire che a suo fratello non importava nulla. Intendeva dire che, come la maggior parte di noi, farsi prendere dalla fretta di fare e andare e impegnarsi può distrarci dal riconoscere ciò che è davvero importante.

Nel caos della nostra vita quotidiana, possiamo perdere o dare per scontati tutti i miracoli che ci circondano: i nostri cari, la bellezza di ogni giorno, il semplice fatto che ci sia stato dato un altro giorno per vivere, respirare, sperimentare ed amare.

Rav Brandwein una volta ha scritto che la Luce del Creatore è come la nostra ombra. Come noi ci comportiamo, così fa la nostra ombra. In altre parole, la nostra consapevolezza crea la nostra realtà. E, incredibilmente, la scienza conferma sempre più la veridicità di questa antica saggezza!

In un recente articolo pubblicato dal The Journal of Cosmology and Astroparticle Physic (la rivista di Cosmologia e Astrofisica delle particelle), il Dr. Robert Lanza e la sua squadra sostengono che il mondo fisico che percepiamo non è “là fuori”, lontano da noi, ma che noi partecipiamo attivamente parte alla sua creazione. La teoria quantistica ci spiega che un piccolo oggetto non osservato (ad esempio un elettrone o un fotone) esiste solo in uno stato confuso ed imprevedibile, senza una collocazione definita fino al momento in cui viene osservato. Le simulazioni di Lanza sui computer del MIT sono progettate per dimostrare che, anche su larga scala, “gli osservatori definiscono in ultima analisi la struttura della realtà fisica stessa”. Stephen Hawking, che da tempo sostiene una versione simile, ha detto che “il passato, come il futuro, è indefinito ed esiste solo come spettro di possibilità”.

Di fatto, siamo tutti co-creatori della nostra vita. Quindi, durante questa brillante finestra nel tempo di Pesach, decidi come vuoi che sia la tua. Ricorda, il mare si dividerà per ognuno di noi solo quando lo crederemo possibile! Quando rimuoviamo il caos e ci connettiamo alla Luce, ogni cosa è possibile. Possiamo iniziare impegnandoci ad essere più positivi. Più gioiosi. Più fiduciosi nel Creatore, in noi stessi e in coloro che ci circondano. Più modi per aiutare non solo noi stessi, ma anche gli altri. Come gli Ebrei che hanno (letteralmente) attraversato un mare di difficoltà per trovare la libertà, possiamo connetterci con l’energia di questa settimana per trovare la nostra.
Perché, alla fine, è in nostro potere creare la nostra vita come desideriamo che sia. Possiamo rompere le nostre catene e lasciare i nostri fardelli su questa riva. Questa è la libertà al livello dell’anima: dividere le acque dentro di noi per poter sperimentare una vita di appagamento, gioia, gratitudine e benedizioni – esattamente ciò che il Creatore desidera per ognuno di noi.


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