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Benvenuto nel presente

Monica Berg
Ottobre 9, 2023
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Negli Anni ’50, uno psicologo sociale di nome Leon Festinger sviluppò un’idea nota col nome di Teoria del Confronto Sociale. Il concetto su cui si basa è, in essenza, che gli esseri umani si confrontano con gli altri per sviluppare la propria identità. Le persone sono intrinsecamente costituite per la connessione e confrontarci con gli altri ci aiuta a sviluppare attaccamento ed accettazione. Ora facendo un salto in avanti di cinquanta o sessant’anni, all’epoca dei social media, ci accorgiamo che ciò che era un istinto naturale di connessione è adesso una crisi mentale in piena regola. Ci rifugiamo nei nostri schermi e guardiamo le foto attentamente selezionate di altre persone, immaginando quanto più felici saremmo se avessimo quella cucina, quel taglio di capelli, quella vacanza…

Il confronto sociale è solo uno dei tantissimi esempi di distrazioni quotidiane che ci allontanano dal presente - e, quindi, da noi stessi. La vita moderna non solo si muove ad un ritmo impossibile ma è anche piena di infiniti stimoli, solo apparentemente predisposti alla soluzione istantanea dei nostri problemi. In realtà è un pozzo senza fine di ricerca, un circolo vizioso che riporta sempre allo stesso punto: Tu. Qui e Ora.

Cosa succede se appoggiamo il telefono, se ci allontaniamo dalla nostra scrivania, se mettiamo via l’agenda per un istante? Provate per un istante solo a respirare. Lasciate che ciò che vi circonda pulsi e faccia rumore – e permettete che vada bene così. Percepite le vostre gambe, le spalle, le punte delle dita. Se spunta una qualche forma di giudizio, accoglietelo e lasciatelo andare. Se la vostra mente salta al passato o al futuro o fa zig-zag fra i due, permetteteglielo senza rimanere aggrappati ad alcun pensiero.

Benvenuti nel presente. 

In ogni momento siamo immersi nel presente. Per secoli, filosofi, neuroscienziati, psicologi e fisici si sono soffermati su questo fenomeno data la potenza dell’esperienza. Eppure, raramente vi siamo immersi a meno che non ci sia una reale intenzione di esserlo. L’esercizio di cui ho parlato poco fa è progettato per portarvi esattamente nel punto in cui vi trovate, e potreste anche aver notato come nel presente tutto sembri…a posto. Potrebbe non essere perfetto; potrebbero esserci emozioni e giudizi, ma ci sarà anche la possibilità di sperimentare la quiete e ritrovare il centro in mezzo al caos.

In qualunque momento, ci sono due flussi di consapevolezza dentro di noi. Il primo è quello che si focalizza solo su noi stessi - riguarda qualcosa che ci manca, tutto ciò che gli altri hanno e noi no (ehm…giusto a proposito di confronto sociale), contiene obiettivi centrati su noi stessi e le parti di noi che lavorano duro, competono, provano dolore per il passato o hanno paura del futuro. Dall’altra parte c’è il flusso dell’unità: è qui che contempliamo il nostro scopo, dove siamo presenti e ci connettiamo con la certezza che la Luce è sempre con noi, anche quando non la vediamo.

Quando siamo nel Qui ed Ora, diventiamo anche consapevoli di quale flusso stiamo scegliendo e spostando la nostra consapevolezza, cambiamo letteralmente anche la nostra realtà. Ecco alcuni modi per farlo.

Datevi il permesso di assaporare le cose

Spesso ci sorprendiamo a confrontare il nostro presente col passato o col futuro. Se ci sediamo con una tazza di caffè al mattino e continuiamo a rimuginare su ciò che è accaduto ieri o pensiamo già a ciò che dovremo fare durante la giornata, non abbiamo il controllo sulla nostra consapevolezza. Prendiamoci invece un momento per assaporare il caffè: godiamocelo. Sentiamo il sole sul viso o la temperatura dell’aria sulla nostra pelle. Sentiamo l’aroma del caffè, percepiamone il calore (o il freddo, se lo prendete ghiacciato).

Quando focalizzate pienamente i vostri sensi e la vostra attenzione su ciò che state facendo in un certo momento, sentirete sicuramente maggior gioia e contentezza, principalmente perché la preoccupazione e lo stress riguardano pensieri sul passato e sul futuro. Senza stress, siamo liberi di fare esperienza di ciò che è davanti a noi nella sua interezza, e scopriamo che la realtà diventa molto più positiva.

Praticate l’accettazione

È vero che l’essere nel Qui e Ora, ci permette di essere presenti a qualsiasi cosa e questo a volte ci porta ad affrontare emozioni spiacevoli ed addirittura dolorose. È per questo che Stephen Haynes, psicologo presso l’Università del Nevada, dice che, se qualche cosa ci crea fastidio, dobbiamo andarle incontro invece di distogliere la nostra attenzione. Che si tratti del dolore dovuto a una separazione o quello che viene dalla guarigione dopo un intervento chirurgico, la soluzione è quella di permettergli, semplicemente, di esistere. Rimaniamo nel presente, percepiamo il dolore, onoriamo il fatto che si trovi lì e lasciamo che vada bene così. Lasciamolo esistere senza giudizio, colpa o vergogna.

I nostri pensieri sono potenti, ma solo quando gli attribuiamo un significato. Osservare i nostri pensieri mentre attraversiamo situazioni spiacevoli, ci rende più capaci di scegliere quali pensieri espandere e quali, invece, lasciar andare gentilmente.

Iniziate con le piccole cose

Essere nel presente e praticare la consapevolezza è meraviglioso - ma è difficile farlo continuamente. Cominciate con piccole cose, e riservate un minuto di consapevolezza in quello che è vastamente noto come “Esercizio dei Cinque Sensi”. Tutto quello che si deve fare è fare una lista di cinque cose che si possono vedere, quattro cose che si possono toccare, tre cose che si possono sentire, due che si possono annusare ed una che si può assaggiare. Questo esercizio vi trasforma in attenti osservatori – lo stato mentale necessario alla consapevolezza. Usare i cinque sensi (udito, olfatto, vista, gusto e tatto) per tornare al presente può non solo migliorare la vostra esperienza del mondo circostante, ma anche aggiungere un ulteriore livello di apprezzamento per la possibilità di utilizzarli!

Il presente non ha obiettivi. Gli obiettivi sono per il futuro. Concentratevi invece, sul Qui e Ora esattamente per come è, sul vostro respiro, sui vostri piedi e sui vostri pensieri quando si presentano. In questo piccolo lasso di tempo, dimenticate qualunque destinazione perché non ce n’è una. Siete già qui. Sta succedendo, proprio ora…

La consapevolezza controlla tutto ciò che accade nel mondo e nelle nostre vite. Il modo in cui scegliamo di osservare qualunque cosa è il modo in cui poi ne faremo esperienza. Creiamo la nostra realtà attraverso la consapevolezza. E possiamo scegliere la consapevolezza in questo momento, proprio qui, nel presente.


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