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Il Toro: oltre quei pascoli più verdi

Monica Berg
Maggio 2, 2022
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È arrivato il mese del Toro: il momento giusto per guarire noi stessi e il mondo. Come l’orso in letargo che avverte il calore della primavera e incomincia a stiracchiarsi, anche noi ci stiamo risvegliando per accogliere le energie potentemente rivitalizzanti di questo mese. L’inverno è finito; abbiamo ricevuto l’influenza trasformativa di Nissan e abbiamo iniziato a dividere quei mari metaforici nelle nostre vite. Adesso ci allineiamo alle energie rappresentate da questo animale. La domanda è se ci faremo cullare dal sole al pascolo, ignorando o dimenticando ciò che sta al di là del recinto o se, invece, raccoglieremo quell’energia taurina per partire alla carica del nostro potenziale.

Questo perché, sebbene il Toro rappresenti la più potente forza muscolare, rimane il fatto che questo animale è anche un amante dei pascoli baciati dal sole. Il Toro ama tutte le cose luminose e positive e così l’energia di questo mese potrebbe farci sembrare quei pascoli troppo comodi.

E tutto questo ottimismo è meraviglioso…ma…

Quando ci teniamo a distanza dall’oscurità fino al punto di convincerci che essa non esiste, allora - per dirla con ironia - ci accechiamo con la Luce o, come dice Rav Berg, “la luce diventa la nostra ombra”. La Kabbalah insegna che tutto è in equilibrio e che comprendere e lavorare con questo equilibrio è la chiave per apportare cambiamenti in noi stessi e nel mondo. Per quanto desideriamo sbarazzarci della negatività e del buio il più possibile, ciò non può accadere senza riconoscerne prima di tutto la presenza.

Possiamo cominciare guardando bene dove siamo noi ad avere personalmente bisogno di crescita e riparazione. Devi lavorare sulla pazienza? Fare più esercizio fisico? Guarire una vecchia ferita parlandone con qualcuno? Questo mese ci porta tutta la forza - la muscolatura, appunto - per farlo e riuscirci.

E al di là di noi stessi (e dei recinti che pongono limiti ai nostri pascoli) sta il mondo, in tutta la sua bellezza E la sua tragicità. In questo momento c’è tanta energia di gevurah, o del giudizio, ed essa gioca un ruolo importante nel nostro risveglio in questo mondo. Durante questo mese, quel potere del giudizio può aiutarci sia a fare di meno facendo un passo indietro (o facendoci cullare al pascolo) sia a fare di più, facendo un passo avanti, verso l’alto. Come ha scritto il Rav: “[Nel mese del Toro] possiamo emergere dalla nostra bolla e vedere il mondo per ciò che è, metterci in azione ed essere sensibili con gli altri. Possiamo farci coinvolgere dal mondo e da tutti i suoi problemi, anche se ciò significa perdere un po’ di pace e di tranquillità. Possiamo rischiare di cambiare, senza paura”.

Chiaramente, un atteggiamento di questo tipo, a qualunque livello, richiede coraggio. Nel suo libroWhy We Act, la Professoressa della Amherst Catherine Sanderson condivide i modi in cui la nostra volontà di agire può essere influenzata dagli altri. Cita uno studio dell’Università della Pennsylvania che mostra che se solo il 25% di un gruppo prende posizione su un evento o su una questione, che lo faccia positivamente o negativamente, ciò determinerà lo stabilirsi di una norma. Per esempio, quando gli studenti sanno che i loro pari si faranno forza davanti ad un bullo, sarà più probabile che anche loro lo facciano. Nello stesso modo, quando si verifica un furto sulla metro e la maggior parte della gente lo ignora, la complicità diventa la norma e sembra accettabile per tutti in quella situazione. Il succo è, come dice la Sanderson: “Una singola voce può essere abbastanza quando quella persona da agli altri il coraggio di parlare”. O di agire. Questo è il nostro mese per essere quella voce - per guardarci intorno, per vedere i problemi dentro e fuori, e di essere promotori del cambiamento.


Mi ricordo un giorno, un po’ di anni fa, in cui nostra figlia Abigail si stava lamentando del comportamento di una delle sue amiche che non era gentile. Disse di non credere che questa amica, o chiunque altro, potesse perderela propria gentilezza…solo che qualche volta non si riesce a trovarla. Si trova ancora dentro di loro, anche quando non la vedono. Parole così sagge, da parte di una bambina (e quanto spesso questa saggezza viene proprio dai bambini!). Per chiunque di noi, a qualunque età, la vera crescita richiede prima di tutto di riconoscere una questione e poi di credere che essa possa essere cambiata. Anche se Abigail non poteva necessariamente cambiare il comportamento della sua amica, poteva, tuttavia, cercare di vedere il meglio in un’altra persona e comportarsi di conseguenza. Il consiglio di Gandhi di “essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo” comincia proprio con la consapevolezza della sua necessità!

Durante la permanenza di queste potenti energie di risveglio e di guarigione durante il mese del Toro, chiediamoci a che punto siamo e dove dobbiamo fare di più.

“A quali aspetti di me stesso devo dedicarmi, devo cambiare o devo riparare?”

“Quali importanti questioni sto ignorando nel mondo e come potrei agire questo mese per aiutare a porvi rimedio?”.

Il cambiamento non è facile; la crescita non è comoda. Tuttavia, entrambi sono necessari se vogliamo vivere una vita con un senso di direzione, con gioia e con soddisfazione. Affrontare quegli spazi oscuri potrebbe non sempre essere pittoresco, ma il mondo a venire ha bisogno che li vediamo così da iniziare a guarire. Come ha detto mio marito Michael: “Se avessimo solo una lontana idea del nostro vero potenziale, spingeremmo con più forza, cambieremmo più rapidamente e ci allineeremmo con più potenza. Durante il mese del Toro, possiamo giungere ad una più profonda comprensione di chi siamo e di quale sia il nostro vero potenziale”.

Quindi, va bene, fa’ pure un sonnellino al sole. Dopo un lungo inverno, è fantastico, no? Però, dopo, alziamoci, risvegliamoci e guardiamoci dentro, al di là di quei fiorellini di campo. Mettiamo in equilibrio il nostro riposo con un po’ di movimento. Perché questo mese abbiamo la forza di spostare non solo i recinti, ma anche le montagne.


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