La Nostra Anima Ha Bisogno di Espandersi

Questo articolo sulla porzione settimanale è stato precedentemente pubblicato nel 2021.

La porzione Noach, ritengo, sia piena di molti entusiasmanti e importanti insegnamenti; insegnamenti che, se li comprendiamo veramente, hanno il potere di trasformare il nostro lavoro spirituale in un modo molto positivo.

Così, voglio condividere qualche insegnamento di Rav Ashlag, che si chiede quale sia il segreto dell'anima. Dice che prima di venire in questo mondo, è un minuscolo frammento con un grande potenziale. È una piccola scintilla di Luce, collegata alla sua Fonte, la Luce del Creatore. E poi si chiede perché il mondo è stato creato. Cosa significa?

Penso che la maggior parte di noi ritenga che l'anima sia un entità perfetta e completa che entra nel corpo e poi noi lottiamo con essa per permetterle di riconnettersi alla Luce del Creatore. Ma Rav Ashlag dice qualcosa di completamente diverso. Egli dice che prima di entrare nel nostro corpo, ognuna delle nostre anime era una piccola scintilla che aveva un grande potenziale, ma non ancora rivelato. Quindi, se quella scintilla rimane nel Mondo Superiore in uno stato perfetto, non si espande mai o non diviene mai quello a cui è destinata. Non diventa mai la totalità della Luce del Creatore che deve essere rivelata. E lo scopo della venuta in questo mondo è quello di permettere all'anima di espandersi e diventare tutto ciò che può divenire.

Pertanto, la ragione per cui la nostra anima viene nel nostro corpo è perché la nostra anima, una piccola scintilla con un enorme potenziale, possa rivelarlo. La nostra anima è la Luce del Creatore, ma non la Luce del Creatore come se la nostra anima fosse al 100% come quando è nei Mondi Superiori. E, quando viene in questo mondo, il nostro lavoro non è quello di riportarla ad una connessione, ma piuttosto, la nostra anima viene in questo mondo come una piccola scintilla, e la nostra lotta, il lavoro spirituale, è quello di permettere all'anima di espandersi. Perciò, ogni volta che condividiamo, ci connettiamo allo Zohar e così via, quello che stiamo facendo in realtà è permettere alla nostra anima di espandersi un po' di più. E, la lotta tra corpo e anima ,è ciò che permette all'anima di diventare sempre più grande.

Questa è un'incredibile consapevolezza su chi siamo; siamo il Creatore che desidera diventare maggiormente manifesto... e questo è lo scopo della parola spirituale. Così, quando l'anima - che è veramente la Luce del Creatore che desidera espandersi maggiormente - entra nel corpo, lotta con il corpo. Ma solo attraverso quella lotta può rivelare il suo potenziale ed espandersi tanto quanto è necessario. Poi usa gli strumenti e la saggezza, che sono in realtà la Luce del Creatore che si espande.

Per esempio, diciamo che la nostra anima, quando è nata dove è oggi, si è rivelata solo al 20% e vuole espandersi, e lo Zohar è uno dei più grandi strumenti che abbiamo per permettere l'espansione del Creatore, che è la nostra anima. Quindi, quando studiamo lo Zohar e riceviamo la Luce dello Zohar, ci espandiamo con quella Luce, e quella Luce è ora parte di noi. Quindi la saggezza siamo noi, ed è la Luce del Creatore. La nostra anima viene in questo mondo con un grande potenziale, e l'unico modo in cui questo potenziale può essere rivelato è attraverso la lotta del corpo e dell'anima insieme per permetterle di espandersi. Gli strumenti per l'espansione dell'anima, e anche della Luce che è l'anima espansa, sono la saggezza e gli strumenti.

Allora, per tornare all'esempio dello Zohar, diciamo che la nostra anima è al 20% di espansione, 20% di rivelazione, e noi leggiamo lo Zohar e così espandiamo la nostra anima del 5% in più attraverso questa lettura. Allora il nostro 5% in più è in realtà la Luce dello Zohar che è diventata noi. Noi siamo quell'aspetto della Luce del Creatore che poi si espande.

E quindi, Rav Ashlag dice che questo è il segreto: la Luce del Creatore, l'operatore spirituale, la saggezza e io, proprio io, siamo tutti uno, perché tutto questo è espansione della Luce del Creatore. La nostra anima è Luce potenziale del Creatore, non ancora espansa. E l'uso degli strumenti e lo studio della saggezza sono sia la Luce che permette l'espansione e sia la stessa Luce che si è espansa.

Cosa dà la vita spirituale? È il livello di consapevolezza che si ha. L'anima, prima di venire in questo mondo, era un minuscolo frammento del Creatore, con un grande potenziale non rivelato, anche se collegata e unificata con la Luce del Creatore. Ma è una piccola scintilla potenziale del Creatore, e questo è tutto ciò che possiede nei Mondi Superiori. Se non entrasse nel corpo e non lottasse per espandersi, rimarrebbe minuscola e non rivelata.

Negli scritti dell'Ari, si dice che il Creatore ha voluto rivelare il suo santo nome. E questo è anche il segreto del significato di quando l'Ari ci dice che la ragione per cui il mondo è stato creato era perché il Creatore rivelasse il suo potenziale. Significa rivelare noi, che siamo il potenziale della Luce del Creatore. Ci espandiamo con gli strumenti che sono la Luce che diventano la nostra espansione.

Le persone sono infelici, annoiate o cupe perché abbiamo bisogno di essere più di quello che sono, il che significa che la nostra anima ha bisogno di espandersi di più. Una volta che permettiamo alla nostra anima di espandersi, una volta che vediamo il nostro lavoro spirituale in questo modo, allora ne derivano entusiasmo, comprensione e felicità. Come un palloncino, cominciamo come una cosa minuscola, costretta in una pallina, poi cominciamo ad espanderla. E allorquando la nostra anima è quella Luce del Creatore non espansa, non saremo felici; o forse saremo un po' felici, ma non felici per sempre.

Perciò, ogni azione spirituale che facciamo deve accompagnarsi a questa consapevolezza: Sto creando il percorso per l'espansione della mia anima. E la Luce che rivelo attraverso questa azione diventa parte di me, e ora la mia anima è molto più grande, e ogni azione che faccio è l'espansione della mia anima, che è in realtà l'espansione della Luce del Creatore, e lo scopo della creazione di questo mondo.

Per me, il nocciolo di questo è la comprensione che la nostra anima, prima di venire al mondo, e anche come è oggi, è un frammento di ciò che deve diventare. La prospettiva spirituale non è semplicemente lottare per essere spirituale o lottare per mantenere pura la nostra anima. Si tratta di lottare per espandere la nostra anima attraverso i percorsi degli strumenti e la saggezza della Kabbalah. E se non stiamo espandendo la nostra anima, non saremo felici, appagati, ispirati, né capiremo di più. Questo è lo scopo della vita, lo scopo della creazione del mondo: rivelare il Creatore. E noi siamo la scintilla del Creatore che non è ancora rivelata, la scintilla del Creatore che non è ancora espansa.

La nostra anima ha bisogno di espandersi; ecco perché siamo in questo mondo. Se riusciamo a capire questo segreto di Rav Ashlag, esso potrà davvero cambiare e riempire il nostro lavoro spirituale con uno scopo completamente nuovo ed emozionante.