Passione: è la parola stessa che da alla testa. Ricorda Romeo e Giulietta (o forse il Sig. Darcy?) o una storia d’amore in cui ci si butta a capofitto...travolgente, irrazionale, totalizzante. La usiamo parlando di cose che ci stimolano: “Sono appassionato a questa causa (o di questa persona o di quell’argomento). L’Oxford Dictionary definisce la passione come un “fortissimo sentimento di amore, odio, rabbia, entusiasmo, etc”. La domanda è da dove viene questo “fortissimo sentimento” e se sia possibile generarlo autonomamente.
Contrariamente all’idea della storia d’amore nella quale ci si trafigge con un pugnale (voglio dire: su, Giulietta, ci sarà pure stato una cosa migliore da fare!), la passione non è qualcosa che si trova là fuori e che aspetta che andiamo noi a sbatterci contro. È una qualità interiore, qualcosa che non solo possiamo coltivare, ma anche dirigere verso un cambiamento positivo.
Entri in scena ciò che io chiamo l’esercizio della passione. La passione come pratica richiede che affrontiamo il mondo nella pienezza di noi stessi. Essere onesti su ciò che siamo e su ciò che vogliamo davvero. Richiede coraggio. Richiede di essere senza paura. Pretende che non ci si accontenti mai e che, invece, si agisca. La parola tedesca per passione è Leidenschaft, che, grossomodo, si traduce con “l’abilità di affrontare le avversità”. In altre parole, per generare passione, dobbiamo compiere il lavoro richiesto a manifestarla! Quel lavoro potrebbe anche vederci fallire. Potrebbe significare perdere qualcuno o qualcosa che ci ha impedito di andare avanti. E, quasi certamente, significherà sacrificare un aspetto della nostra comodità, perché è questo che la crescita e il cambiamento richiedono.
Troppa gente vive in quello che mio marito Michael ed io chiamiamo “il quasi”. Sta bene, è contenta del proprio lavoro, della propria vita e delle proprie circostanze. È, appunto, OK. Ma sono qui a dirvi che, dal mio punto di vista, “OK” non basta! Non dobbiamo guardare troppo in là per vedere che vivere la vita con la pienezza di noi stessi non è un lusso - è, letteralmente, una cosa naturale. Un fiume che scorre non interrompe la sua corsa all’improvviso senza un motivo. Un’ape non decide di smettere di cercare il nettare perché l’impollinazione la annoia. Tutto segue un ordine naturale - e attraverso questa natura, fa ciò che deve fare...completamente e con gioia. Anche noi dobbiamo trovare modi per esprimere di più di chi siamo davvero. È attraverso quell’espressione che generiamo passione.
Qualcosa dentro di noi lo sa quando abbiamo bisogno di un grande cambiamento nella vita ma, più spesso che non, anche uno piccolo può darci un sacco di soddisfazione. Qual è il problema? Quando non ci sentiamo pieni di passione, può sopraggiungere la paura. Essa ci può bloccare proprio come una barca a vela se ne rimane ferma in mezzo al lago senza un vento che la sospinga. Per creare quella brezza, siamo noi stessi a doverci muovere, fisicamente o in qualche altro modo. È qui che prendiamo coraggio e accogliamo il cambiamento (ascoltate una che si autodefinisce una dipendente del cambiamento: cambiare è una cosa buona!).
Un modo per invitare una piacevole brezza è espandere i propri interessi in nuove direzioni.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Inc. ha mostrato che chi ha un hobby o si dedica ad una attività che lo appassiona è più sicuro di sé, più resiliente e più soddisfatto anche in altre aree della propria vita. Secondo la psicologa della Duke University Patrician Linville, questo accade perché, quando fortifichiamo i nostri interessi e ci poniamo degli obiettivi, aggiungiamo qualcosa ai nostri ruoli percepiti - a quello che lei chiama “il portfolio di noi stessi”. Non ci vediamo solo come genitori, persone che si occupano di qualcun altro, o lavoratori con una certa mansione ad un certo lavoro. Siamo anche surfisti, giardinieri o maestri pasticceri. Fare qualcosa che ci da gioia e ci fa sentire connessi diffonde quel senso di movimento e di entusiasmo anche a quegli angoli stagnanti.
Abigail ed io abbiamo lavorato insieme sul nostro “progetto per la passione”, una serie di libri per bambini che si concentrano sugli aspetti positivi dell’essere etichettati come differenti. Per Abigail, avere differenze nel modo in cui apprende avrebbe potuto rappresentare un ostacolo nella lettura, all’inizio. Tuttavia, l’ha spinta avanti nella sua capacità di parlare per se stessa. Ha trovato la sua voce - prima a scuola, e adesso attraverso i libri che stiamo creando. Vedete? La passione può generare brezza e altre meraviglie!
Ecco alcuni consigli per coltivare più passione nella tua vita:
Come insegna la Kabbalah, ciascuno di noi deve trovare e manifestare il proprio scopo più alto in questa vita. Ciò significa connettersi a ciò che ci fa sentire più vivi. Quindi, questa settimana, accendiamo la luce. Corriamo un rischio. Troviamo il coraggio di buttarci in qualcosa che valga la nostra passione...qualcosa che ci faccia sorridere. O, addirittura, ci renda entusiasti.