Come Coltivare una Mentalità da Guerriero

Cosa -e chi- è un guerriero?

Di solito lo stereotipo indica una persona navigata nell’arte della guerra. Alcuni sono maestri di arti marziali, altri potrebbero essere arcieri o spadaccini. A prescindere dalla specialità, il nostro eroe la unisce ad una formidabile forza mentale. Con tanto di musica drammatica (in vero stile hollywoodiano) il guerriero affronta un fato avverso, ma riesce comunque a sconfiggere l’avversario – e sempre per il bene superiore.

Andando avanti veloce di un paio di millenni, possiamo trovare il guerriero dei nostri giorni che indossa una giacca di Patagonia e arriva in treno, in bicicletta o in SUV. Questi guerrieri affrontano battaglie su campi diversi, come stadi sportivi, uffici aziendali o piattaforme politiche. Alcuni si definiscono “guerrieri per il clima”, “guerrieri per la giustizia sociale” o “guerrieri per la pace”. La denominazione mitologica suggerisce potere e valore. Suggerisce una fiera determinazione a combattere per un bene comune.

Questo stesso impeto, questa attenzione e direzione, è qualcosa a cui possiamo tutti accedere nel campo di battaglia che è la nostra vita! Alcuni la chiamano “la mentalità del guerriero” – ed è un modo di pensare che può aiutare ad elevarci a nuovi livelli di crescita e appagamento.

L’autore Tony Robbins scrive e parla dell’argomento. Sostiene che le persone con la mentalità del guerriero abbiano queste qualità:

• Rifiutano di arrendersi
• Rinnegano le limitazioni
• Mantengono una salda determinazione a vincere anche la situazione più spinosa con concentrazione e grinta, ad ogni costo!

Lui sostiene che il successo in qualunque campo è formato per l’80% da psicologia e per il 20% da strategia. In altre parole, tutti questi anni passati a lezione di scherma o di arti marziali possono anche aver affinato l’attitudine del guerriero per la battaglia, ma è CREDERE di POTERE che lo rende vittorioso.

Al contrario del mitico faccia a faccia del guerriero con un nemico esterno, la battaglia del guerriero di tutti i giorni è principalmente – se non interamente – combattuta all’interno. L’avversario nello specchio tende ad essere il più duro in assoluto. Eppure, la Kabbalah ci insegna che la resistenza – o restrizione – è sempre necessaria perché avvenga la vera crescita. Un bruco non si trasformerà mai in una farfalla senza lo stretto, duro confine del suo bozzolo. E allo stesso modo, noi abbiamo bisogno di sfide per cambiare, evolverci e rivelare il nostro potenziale.

Pensa ad un obiettivo che ti piacerebbe raggiungere o ad una nuova direzione in cui vorresti crescere. Cosa ti trattiene dall’andare avanti? Dov’è l’avversario, dov’è la resistenza?

A volte il cosiddetto nemico è semplice procrastinazione. Ogni volta che diciamo a noi stessi che “lo faremo più tardi” – che si tratti di un progetto da finire, una nuova competenza che vogliamo acquisire o un altro sogno o obiettivo – quel “più tardi” tende ad essere sempre più posticipato. Improvvisamente passa un mese, o un anno, e il sogno è ancora lì fuori, aspettando che questo “più tardi” arrivi. Per riuscire a superare questa resistenza, dobbiamo chiamare a raccolta la nostra energia guerriera e rifiutarci di abbandonare l’opportunità OGGI. Perché l’unico modo di vincere questa battaglia è trasformare il “poi” in “ora”!

O magari l’avversario sembra più insicurezza o incertezza. Quando non crediamo di poter fare qualcosa, o crediamo di non meritarla, stiamo rinfoderando la spada prima ancora che la battaglia cominci. Perché provare, se siamo destinati a fallire? Questo è un altro avversario che richiede tutto il nostro coraggio. Il guerriero in noi può affrontare questi pensieri debilitanti prima di tutto riconoscendoli, e poi rifiutando in maniera consapevole la limitazione. Possiamo esiliarla dal nostro regno sostituendola con pensieri più decisi. E possiamo assicurarci che non tornerà agendo per respingere quei pensieri. Quindi forza, prova quella prima lezione di spagnolo che è da anni che vuoi fare! Impara una parola, e poi un’altra. Ogni guerriero sa che le battaglie non sono vinte in un’unica carica, ma un piccolo passo, una piccola conquista alla volta.

Ho conosciuto molti guerrieri le cui battaglie sono durate anni, ma hanno vinto perché non hanno mai smesso di credere che avrebbero vinto. Tra loro c’erano i miei grandi maestri e suoceri, il Rav e Karen, che erano veri guerrieri di luce. Il Rav ha osato portare al mondo la saggezza della Kabbalah, una volta gelosamente custodita, così che tutti potessero beneficiare dei suoi insegnamenti. Tanto il Rav quanto Karen si sono trovati davanti una grandissima opposizione, ma l’inestimabile tesoro ottenuto dai loro sforzi ha arricchito migliaia di persone e continuerà a farlo per generazioni!

Il punto è che ognuno di noi possiede uno strumento più potente di qualsiasi arsenale militare. Nessuna spada o pistola può superare il potere delle nostre menti nel portare un cambiamento nelle nostre vite e nel mondo. Perché, come insegna lo Zohar, il potere dei nostri pensieri è illimitato! Essi sono, per natura, in linea diretta con l’infinita Luce del Creatore. Contengono la scintilla della stessa, grandiosa luce che collega spazio e tempo!

Quindi, oggi, ricorda che puoi essere un guerriero in missione per manifestare il tuo destino. Identifica il tuo desiderio e fallo accadere! I limiti? La maggior parte di essi sono solo nella tua testa. Arrendersi? Non ci pensare neanche. Muoviti solo di un passo oggi, e il prossimo verrà da sé. Sii chiaro, volenteroso e certo della tua direzione… e il prossimo capitolo della tua leggenda si aprirà davanti ai tuoi occhi!