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Costruire un Ponte di Certezza

Michael Berg
Maggio 18, 2025
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La porzione di questa settimana inizia con una discussione sul cosìdetto shmittah, il settimo anno in cui non si dovrebbe lavorare la terra. Si può lavorare per sei anni, ma al settimo bisogna fermarsi.

A quei tempi, quasi tutto il cibo proveniva dai campi; la maggior parte delle persone era contadina e vendeva ad altri il surplus che produceva. In sostanza, se le persone non lavoravano i campi, non mangiavano. Ma il Creatore disse loro: "Anche se è così che vi guadagnate da vivere, non potete lavorare il settimo anno". Questo potrebbe essere un bel problema, perché non lavorando il settimo anno, certamente non ci sarà cibo neanche l'ottavo, e non arriverà fino al nono, perché sarà necessario lavorare tutto l'ottavo anno... ma il Creatore dice loro di non preoccuparsi, perché miracolosamente avranno cibo. Riportandolo alla nostra vita odierna, sarebbe come se il Creatore venisse da noi e dicesse: "Qualunque sia il vostro lavoro, qualsiasi cosa stiate facendo, smettete di lavorare per tre anni... ma avrete comunque miracolosamente il sostentamento". Chi sarebbe in grado di farlo!?

Rav Ashlag parla di un concetto chiamato emunah lemala min hada'at, certezza al di là della logica. Quando la maggior parte delle persone pensa alla certezza, c’è sempre un fondamento nella realtà; tuttavia, emunah lemala min hada'at, la certezza al di là della logica, si ha quando tutte le indicazioni fisiche ti dicono una cosa e tu spingi la tua certezza verso l'opposto. Certo, c'è certezza anche all'interno della logica. Ad esempio, sto concludendo questo affare e ha senso. Probabilmente funzionerà, ma in ogni caso, introdurrò la certezza per assicurarmi che accada... Ma questa non è certezza al di là della logica.

La certezza al di là della logica è quando tutti gli indicatori fisici ti dicono che qualcosa non accadrà, eppure risvegli la certezza che succederà. Questo è il tipo di certezza che il processo di shmittah era destinato a portare. Attraverso di esso, il Creatore ci dice che se vogliamo raggiungere lo scopo per cui la nostra anima è venuta in questo mondo ed elevarci dove dobbiamo essere, dobbiamo compiere costantemente azioni che ci spingano verso una certezza oltre la logica.

L'intero scopo della shmittah, l'intero segreto di questo insegnamento, non riguarda la terra, né tantomeno il suo lavoro. Fisicamente, non arrivano né denaro né cibo: l'attività è chiusa, la terra non viene lavorata, e quindi logicamente pensiamo che non ne ricaveremo nulla e moriremo di fame. La shmittah, quindi, riguarda un individuo, in questo caso noi, che si spinge verso questa certezza al di là della logica, portandoci, in questo caso, a essere in grado di mantenere la completa certezza al di là della logica che ci sarà un sostentamento.

Tutti noi che studiamo al Centro conosciamo la certezza. Conosciamo l'importanza della certezza; se si vuole attingere alla Luce del Creatore, bisogna risvegliare la certezza. La consideriamo uno strumento tra tutti i lavori spirituali che svolgiamo. Compiamo azioni di condivisione, ci connettiamo allo Zohar, preghiamo, ci connettiamo allo Shabbat e abbiamo certezza. La certezza è uno degli strumenti che usiamo per connetterci alla Luce del Creatore, ma questo è un grandissimo errore.

Rav Ashlag insegna – e questa è la comprensione fondamentale che, si spera, cambierà per tutti noi in questo Shabbat – che l'unico scopo di tutto ciò che facciamo, l'unico scopo per cui siamo venuti al mondo, l'unico scopo del nostro lavoro spirituale, è una sola cosa: crescere nella nostra certezza al di là della logica. Tutto qui.

Egli usa una bellissima parabola che dice che è come se vivessimo in un piccolo villaggio costantemente sotto attacco. E da dove ci troviamo possiamo vedere il palazzo del re, la Luce del Creatore. Ma tra dove siamo e il palazzo del re c'è un immenso oceano in tempesta con onde altissime. Alcuni cercano di attraversare l'oceano per vedere il palazzo del re, ma annegano tutti. Tuttavia, c'è un piccolo ponte che conduce dal villaggio in cui viviamo al palazzo del re; dal mondo del Desiderio di Ricevere solo per Sé Stessi al mondo della Luce del Creatore. E quel ponte, dice Rav Ashlag, l'unico ponte che può portarci dall'altra parte, è emunah lemala min hada'at, la certezza al di là della logica.

Non c'è altro modo per attraversare. Uno può essere la persona più giusta del mondo, può compiere azioni di condivisione giorno e notte, può connettersi allo Zohar giorno e notte, ma se non ha certezza, o ha solo un minimo di certezza, non riuscirà mai ad attraversare l'oceano. Sappiamo che è un oceano difficile, ma pensiamo che se facciamo abbastanza azioni di connessione, abbastanza azioni di condivisione, abbastanza azioni di preghiera, abbastanza letture dello Zohar, allora quella barca ci porterà dall'altra parte. Ma non ci riuscirà mai!

E ora capiamo che la vita è fatta di questo. Avere momenti in cui la logica dice una cosa, ma noi diciamo no - ora sto spingendo la mia consapevolezza verso una certezza che va al di là della logica. Perché? Perché questa è l'unica ragione per cui siamo al mondo. Possiamo essere le persone più spirituali del mondo, ma se la nostra certezza non cresce al di là della logica, non attraverseremo quel ponte per connetterci alla Luce del Creatore.

Tutto quello che facciamo, tutto il lavoro spirituale, tutto lo studio spirituale, tutte le azioni di condivisione, tutte le connessioni che creiamo, hanno un unico scopo: darci la forza di spingerci verso una certezza che va oltre la logica. C'è solo un piccolo ponte che può portarci da dove siamo al palazzo del re, ed è la certezza che va al di là la logica. Questo deve essere il focus unico e completo del nostro lavoro spirituale.

È un'opportunità straordinariamente entusiasmante quella che abbiamo in questo Shabbat. Tutto ciò che facciamo, tutto il nostro lavoro spirituale, è per condurci a una certezza che va al di là della logica. E b'zrat Hashem che tutti possiamo meritare, nella misura in cui possiamo, di rafforzarla e farla crescere. Ma soprattutto, dobbiamo arrivare a comprendere veramente che è tutto. Dobbiamo cogliere questa opportunità. C'è un solo ponte tra il villaggio travagliato in cui viviamo e il palazzo del re, la Luce del Creatore – e quel ponte è la certezza che va al di là della logica.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato nel 2013.


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