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Il Potere dell’Unità

Karen Berg
Maggio 14, 2023
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Questo articolo è stato precedentemente pubblicato nel 2017.

Siamo separate così da poter trovare l’unità.
Siamo diversi così da poter scegliere l’armonia.
Siamo eterogeni così da poter scoprire i molti modi in cui siamo sorprendentemente simili.

"Dobbiamo solo essere consapevoli del valore dell’altro, del valore di ogni scintilla che è unica di per sé."

Questa settimana leggiamo la porzione di Bamidbar, il primo capitolo del libro dei Numeri. É in questa storia che gli stessi Israeliti sono contati, o "numerati". Perché il Creatore dovrebbe chiedere quanti seguaci ha? Dopo tutto, Egli è il Creatore. Non lo dovrebbe già sapere nella sua onnipresenza? Per fortuna, abbiamo lo Zohar che fa Luce su questo argomento.

Furono censite 600.000 anime. Proprio come ce n'erano 600.000 quando erano in Egitto, 600.000 quando lasciarono l'Egitto, e 600.000 quando vagavano nel deserto. E quanti erano quando entrarono nella Terra d’Israele? Indovinato! 600.000. Ora, com’è possibile? Erano successe così tante cose tra questi periodi: erano decedute delle persone ed erano nati dei bambini, eppure il numero non era cambiato. Lo Zohar rivela che 600.000 è il numero di scintille della Luce del Creatore che sono distribuite fra tutte le anime qui sulla Terra. Ci sono miliardi di persone sul pianeta, molte delle quali condividono la stessa scintilla, come te o me. (Del resto, quando incontri qualcuno e ti senti immediatamente attratto o percepisci una connessione a livello di anima con lei, spesso è per questo motivo.)

Non è certo una coincidenza che anche la Torah abbia esattamente 600.000 lettere, se contiamo sia le lettere nere che quelle bianche. Le lettere nere sono quelle che vediamo, mentre le bianche, lo spazio intermedio tra le nere, sono le lettere che non vediamo. Se manca una sola lettera nera o bianca, l'intera Torah viene invalidata. Cosa sta cercando di insegnarci la Torah?

Siamo tutti parte della forza divina nota come la Luce creatrice. Potremmo sembrare frammentati, eppure siamo tutti connessi a livello di nucleo (nel profondo). Così come ogni lettera della Torah ha uno scopo, anche ogni persona ne ha uno. E tale scopo è quello di aiutarci a vicenda. Infatti, è solo attraverso la combinazione delle nostre forze - l'unione di tutte le nostre scintille - che possiamo realizzare la somma del tutto. Ecco perché è così importante il rispetto reciproco e la dignità umana di tutti i popoli, anche di quelli che hanno modi diversi dai nostri. Siamo fatti per essere diversi; siamo fatti per essere eterogenei, e allo stesso tempo per agire come fossimo Uno.

Questa è una settimana potente per praticare l'unità. Ciò non significa che dobbiamo diventare i migliori amici di tutti. Non dobbiamo tutti tenerci per mano e cantare kumbaya. Dobbiamo solo essere consapevoli del valore di ciascuno, del valore di ogni scintilla, che è unica di per sé. Tutti abbiamo persone che ci fanno arrabbiare - forse non sappiamo nemmeno perché, ma qualcosa in loro ci infastidisce, giusto? Ebbene, questa è una buona settimana per fare qualcosa di buono per queste persone. Invia un’email con parole di incoraggiamento o un buono regalo virtuale. Queste potrebbero sembrare piccole cose, eppure è proprio attraverso i piccoli atti di gentilezza che costruiamo ponti dove prima c'erano muri. È così che diventiamo più uniti, più ispirati e ci avviciniamo ogni giorno di più ad un mondo più in pace.

 

The Power of Unity

This article was previously published in 2017.

We are separate so that we may find unity.
We are different so that we may choose harmony.
We are varied so that we may discover the many ways in which we are surprisingly the same.

"We just need to be cognizant of each other’s worth, of the value in each spark that is unique unto itself."

This week, we read the portion of Bamidbar the first chapter in the book of Numbers. It is in this story that the Israelites themselves are counted, or ‘numbered.’ Why would the Creator ask to know how many followers He has? After all, He is the Creator. Wouldn’t he already know in his omnipresence? Thankfully, we have the Zohar to shed Light on the subject.

There were 600,000 souls accounted for. Just as there were 600,000 when they were in Egypt, 600,000 when they left Egypt, and 600,000 when they were wandering in the desert. And there were how many when they entered the land of Israel? You guessed it! 600,000. Now, how could this be? So much had happened in between each of those periods; individuals passed away, and babies were born, yet the number did not change. The Zohar reveals that 600,000 is the number of sparks of the Creator’s Light that are scattered within all the souls here on Earth. There are billions of people on the planet, many of whom share the same spark as you or me. (By the way, when you meet someone and you instantly feel an attraction or a soul connection with them, this is often why.)

It is no coincidence that the Torah also has exactly 600,000 letters when we count both the black letters and the white letters. The black are the letters we see, while the white, the inverse space between the black, are the letters we don't see. If just a single black or white letter is missing, it invalidates the entire Torah. What is the Torah trying to teach us?

We are all a part of the divine force known as the creative Light. We may seem fragmented, yet we are all connected at the core. Just as each letter in the Torah has a purpose, so too does each person. And that purpose is to help each other. For it is only through our combined strengths – the union of all our sparks – that we make up the sum of the whole. This is why mutual respect and human dignity for all peoples, even those whose ways are different from our own, is so important. We are meant to be different; we are meant to be varied, and yet to act as One.

This is a powerful week to practice unity. This doesn’t mean that we need to become best buddies with everyone. We don’t need to all hold hands and sing kumbaya. We just need to be cognizant of each other’s worth, of the value in each spark that is unique unto itself. We all have people who push our buttons – maybe we don’t even know why, something about them just annoys us, right? Well, this is a good week to do something nice for those individuals. Send them an email with words of encouragement or a virtual gift certificate. These may seem like small things, yet it is within the small kindnesses that we build bridges where once there were walls. This is how we become more united, more inspired, and inch closer every day to a world more at peace.


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